Vivere in maniera degna della chiamata. Festa di san Matteo
Consideriamo ciascuno la chiamata ricevuta da Dio: cosa possiamo vantare di nostro? Nulla. È solo per la Sua infinita misericordia che siamo stati chiamati.
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Consideriamo ciascuno la chiamata ricevuta da Dio: cosa possiamo vantare di nostro? Nulla. È solo per la Sua infinita misericordia che siamo stati chiamati.
Giovanni il Battista è precursore della vita di Cristo in tutto, dalla nascita alla morte (dalle Omelie di san Beda, il Venerabile, sacerdote).
Condivido con voi due pensieri e due consigli nella memoria di sant’Ignazio di Loyola, grandissimo maestro dello Spirito, autore degli Esercizi Spirituali.
Questa memoria liturgica ci fa festeggiare l’amicizia più sincera. L’affetto di Gesù per i tre fratelli di Betania sia un modello anche per le nostre amicizie.
Il santo desiderio e l’amore ardente della Maddalena per il Suo Maestro (dalle Omelie sui vangeli di san Gregorio Magno, Papa).
Per eccesso di prudenza non è mai morto nessuno, a differenza di chi – con spavalderia – sfida sempre il limite e si crede “grande abbastanza”.
Se fosse per i sinottici Tommaso sarebbe rimasto semplicemente uno dei Dodici, un numero, un nome… per fortuna Giovanni ce l’ha fatto conoscere e apprezzare.
Una cosa accomuna l’esperienza dei santi apostoli Pietro e Paolo: riconoscere che nulla hanno da dare di loro, ma che tutto ciò che hanno viene da Gesù Cristo.
Come e più di tutti i profeti, anche Giovanni Battista ha scrutato e indagato le Scritture per cercare di sapere chi era il Cristo che preannunciava.
Mangiare e bere sono le cose che facciamo più spesso e ossessionano la nostra vita… ma lo facciamo perché abbiamo davvero fame e sete? E di che cosa?