Lo Spirito dice, la Chiesa fa
Si chiamano “Atti degli apostoli”, ma il protagonista è lo Spirito Santo, che può contare su una Comunità capace di ascolto e obbedienza.
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Si chiamano “Atti degli apostoli”, ma il protagonista è lo Spirito Santo, che può contare su una Comunità capace di ascolto e obbedienza.
A sessant’anni dal Vaticano II, fa ancora fatica a germogliare una Chiesa dove i laici siano intraprendenti, liberi di annunciare e far crescere il Regno.
È Gesù che ha ordinato di annunciare il Vangelo, e quindi non possiamo tacere. Ma – se dovessimo tacere noi – «grideranno le pietre»!
Il luogo più importante del ministero di Gesù è “altrove”: non fermo in casa ad aspettare, ma sulle strade del mondo, sempre in cerca dell’uomo.
A Dio non piace stare “chiuso in casa”, fermo immobile in un luogo sacro. Egli vuole camminare con noi e condividere in tutto e per tutto il nostro peregrinare.
Gesù ci invita a cogliere ogni occasione per una catechesi, un annuncio schietto di cosa voglia dire vivere da cristiani nel mondo, e ci insegna come farlo.
Scappare lontano dal Signore ci colloca lontano dai fratelli e viceversa. Abbiamo molto da imparare dalla parabola di Giona e da quella del Buon Samaritano.
Pare che per essere missionari servano dei superpoteri, ma l’unico vero potere da acquisire è sentire nell’intimo la stessa compassione di Cristo per l’umanità.
La missione dello Spirito Santo è operare senza posa la santificazione della Chiesa. Egli, per mezzo dei sacramenti e dei ministeri, santifica il popolo di Dio, lo guida e lo adorna di virtù.
Nessuno hai il diritto di dire «Dio è con noi». Il Signore è con noi solo se noi Lo accogliamo e vogliamo stare con Lui, dalla Sua parte, sulla Sua strada.