Dispersi, però per annunciare
La persecuzione violenta scoppiata contro la Chiesa ha disperso i discepoli; però lo Spirito ha fatto sì che divenissero nuovi semi del Vangelo.
Contenuti che riguardano l’argomento “gioia”
La persecuzione violenta scoppiata contro la Chiesa ha disperso i discepoli; però lo Spirito ha fatto sì che divenissero nuovi semi del Vangelo.
Davvero saper patire e sopportare ogni sorta di prove è “perfetta letizia”? Sì, perché ci fa sperimentare l’aiuto e la vicinanza di Dio.
«Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra?». Lo stupore invade il cuore di Salomone e diventa preghiera davanti a un Dio che si fa “piccolo”.
Perché le nostre celebrazioni siano sincere e gioiose, devono continuare nella vita di tutti i giorni, portando fuori la comunione celebrata nella Liturgia.
Quando siamo accecati dall’ira, non riusciamo ad essere obiettivi. La Bibbia è una scuola, che ci insegna a discernere anche i nostri sentimenti più profondi.
L’evangelista (e ogni discepolo) è uno che dà testimonianza della propria esperienza del Risorto, e lo annuncia in vista della comunione e della gioia piena.
Cristo è venuto nel mondo come principio e iniziatore della pace, ma perché questa si instauri, noi dobbiamo andargli dietro e diventarne instancabili artigiani
Siamo chiamati a ringraziare il Signore per tutto quello che fa nella nostra vita, non solo riconoscendolo a parole, ma restituendoci a Lui come dono totale.
Una visita è attesa quando si aspetta qualcuno di amato, di desiderato… E noi, giunti ormai alla fine di questo Avvento, stiamo attendendo qualcuno o no?
L’invito a «non bere vino» (come i nazirei) è provocazione a rinunciare a qualcosa che ci fa essere come tutti gli altri, per consacrarci totalmente al Signore.