Dio non ci abbandona. Lunedì fra l’Ottava di Pasqua
Come promesso e profetizzato da Davide, Dio non ha abbandonato negli inferi Suo Figlio. Allo stesso modo, non abbandonerà noi.
Contenuti che riguardano l’argomento “fiducia in Dio”
Come promesso e profetizzato da Davide, Dio non ha abbandonato negli inferi Suo Figlio. Allo stesso modo, non abbandonerà noi.
Si ama sempre “invano”, inutilmente, perché l’Amore vero è totale gratuità: questo è l’Amore che contempliamo nella Passione del Signore.
Sull’esempio dei profeti e di Gesù, quando ci troviamo nell’angoscia e nell’ingiustizia, siamo invitati a invocare il Signore e abbandonarci a Lui.
L’abbondanza delle pagine bibliche che ascoltiamo oggi ci invita a entrare in sintonia col cuore di Cristo e i Suoi sentimenti, lasciando da parte tutto quanto ci distoglie da essi.
La fede, la fiducia in Dio, è vera e autentica solamente se rimane salda “a prescindere”, anche se Egli non fa quello che gli chiediamo.
In Giuseppe il desiderio di ogni uomo di mettere al mondo una discendenza si è trasformato nello scoprirsi padre in modo ancora più alto.
Dalla supplica di Azaria possiamo imparare che se possiamo rivolgerci con fiducia a Dio è solo per amore del Suo nome e per la Sua fedeltà.
La Confessione non è un tribunale di condanna, ma di misericordia! Il confessore, come medico, deve guarire e come giudice deve assolvere.
La Scrittura ci mette in guardia dal fidarsi troppo di se stessi, perché questo allontana da Dio e dai fratelli. La cura è la carità verso i piccoli e i poveri.
Quando nelle preghiere dei fedeli diciamo «Ascoltaci, Signore», diventiamo la voce e la supplica di tutti i giusti perseguitati.