Segni semplici ma efficaci
La vicenda di Naamàn, il Siro, ci aiuta a riflettere sui segni del sacramento del Battesimo, che ci ha introdotti alla vita nuova di Dio in Cristo.
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La vicenda di Naamàn, il Siro, ci aiuta a riflettere sui segni del sacramento del Battesimo, che ci ha introdotti alla vita nuova di Dio in Cristo.
Il biancore incredibile delle vesti di Gesù trasfigurato richiama la nostra veste battesimale, resa candida perché lavata nel sangue dell’Agnello.
«O voi tutti assetati, venite all’acqua»: così Isaia sembra ricordarci che il Battesimo ci ha spalancato la porta del cuore di Dio, da cui sgorga il Suo Amore.
Essere generati da Dio non ci garantisce di non peccare, ma ci dà la possibilità di ascoltare la Sua Parola seminata in noi e lasciarla crescere ogni giorno.
«Se siete risorti con Cristo…». Sta tutta qui la questione: siamo cristiani di fatto o solo di nome? Siamo disposti a far morire l’uomo vecchio che è in noi?
Giovanni il Battista è precursore della vita di Cristo in tutto, dalla nascita alla morte (dalle Omelie di san Beda, il Venerabile, sacerdote).
La Veglia Pasquale completa il cammino quaresimale alla riscoperta del nostro battesimo: siamo stati battezzati, cioè sepolti in Cristo, per risorgere con Lui.
Viviamo in un mondo di adulti solo anagrafici, con la “sindrome di Peter Pan”. La conversione che ci aspetta è imparare ad assumerci le nostre responsabilità.
La donna samaritana rappresenta tutta l’umanità, ma la sua storia è occasione per imparare da Gesù a guardare ogni essere umano nella sua dignità di persona.
L’unità dei cristiani non si basa su un accordo o un compromesso: ciò che unisce i credenti in una cosa sola è la Parola incarnata: Cristo e il Suo Vangelo.